Cos'è

A cosa serve

Situazioni di disagio derivanti dall’emergenza COVID – 19 (come la limitazione sociale o la limitazione alla relazione) comportano stress che impatta sulla stabilità emotiva, sulla qualità del sonno, sui comportamenti e nel post, rischia di tramutarsi in trauma patologico indelebile. In particolare per i bambini e gli adolescenti che sviluppano la propria identità mediante la socialità e il confronto con i pari, in questo periodo emergenziale mancano forme di confronto e contatto. Ciò determina inevitabilmente disorientamento e percezione di stati di impotenza, solitudine, abbandono e perdita. In
ambito lavorativo, e nello specifico contesto scolastico, le misure di sicurezza “imposte” limitano la solidarietà, l’altruismo tra le persone, impongono il contatto mediatico “freddo” davanti ai mezzi informatici costituendo un vuoto affettivo intorno a ciascuno. Il malessere psicologico conseguente alla percezione di un evento catastrofico come la pandemia, a partire dall’ isolamento forzato, alla perdita della libertà e persino della vita, alla paura derivante dall’incertezza per il futuro, alla rabbia dovuta all’impotenza di cambiare la situazione, sono tutte condizioni che conducono alla preoccupazione identificabile come stato di ansia patologica. In questo scenario in cui la rappresentazione soggettiva della realtà rischia di rimanere per lungo tempo caratterizzata da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti dettati dall’ansia, che possono dare luogo a comportamenti “obbligati” e prolungati nel tempo come azioni ripetitive (lavaggi frequenti delle mani, evitamento del contatto fisico, isolamento e rituali) mentali o materiali. È fondamentale tenere conto che ciascun individuo risponde in maniera singolare agli eventi stressanti, in alcuni casi la vulnerabilità soggettiva conduce facilmente alla vergogna di condividere stati di sofferenza e disagio con ampio sfogo a condizioni di sofferenza. Il servizio di assistenza psicologica rappresenta appunto un mezzo finalizzato a incrementare negli “attori” della comunità scolastica, le risorse adattive e la resilienza, al fine di evitare che il disagio vissuto durante questi mesi di emergenza pandemica possa diventare patologico. Il progetto è appunto rivolto a tutta la comunità educante: alunni, docenti, personale ATA, famiglie.

Come si accede al servizio

Tutti coloro che ne avessero l’esigenza potranno contattare la Dott.ssa Silvana Zito: all’indirizzo mail: silvana.zito@icgalvani.edu.it o al numero di cellulare 3281722600

Per gli interventi quali colloqui psicologici di gruppo e/o individuali, derivanti da disagi e traumi caratterizzati dall’emergenza Covid-19 previsti dalla dott.ssa Zito all’interno delle classi, le famiglie sono invitate a sottoscrivere (a firma rigorosamente di entrambi i genitori) la liberatoria allegata da far pervenire al seguente indirizzo liberatorie.psicologacovid@icgalvani.edu.it indicando nell’oggetto della mail: nome cognome classe sezione e plesso frequentato dal proprio figlio.

Si allegano modello liberatorie e prospetto esplicativo del progetto.

Documenti